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Daniele Ognibene Official Site

A San Lorenzo, si e’ tenuta un’iniziativa che ha riunito pezzi importanti della sinistra per trattare del futuro di Roma partendo dalle risorse e dalle idee dei territori. Con l’entrata in maggioranza della Consigliera Giovanna Seddaiu del Gruppo LeU il Municipio rilancia cosi’ la sua azione di governo in prospettiva delle prossime elezioni cittadine.

In merito alla guerra totale contro la cannabis nei negozi Daniele Ognibene capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio si rivolge al Ministro dell’Interno e vice premier del Governo: “Salvini è ora che pensi davvero agli italiani invece che trovare sempre dei nemici tutti suoi solo per fini elettorali, prima gli immigrati ed ora la cannabis nei negozi. I leghisti e Salvini dovrebbero occuparsi dei 5 milioni di poveri italiani l’Eurostat in questi giorni ha certificato che siamo Il Paese Ue con il più alto numero di cittadini in stato di deprivazione materiale grave, raggiungendo addirittura un sesto di tutti quelli che vivono nei 28 Stati membri dell’Unione Europea".
 
"Peggio di noi – continua Ognibene – fanno solo la Bulgaria, la Grecia e la Romania. Salvini invece di contrastare i poteri forti della malavita e degli spacciatori continua a trovare nemici per sola propaganda, il vero contrasto alla droga non è quella contro i negozi e lui lo sa bene ma è il suo stile alzare polveroni sui paroloni oggi è toccato alla droga. Con il suo Governo del nulla è ora – conclude Ognibene – che pensi agli italiani e dia agli italiani lavoro, sviluppo ed un tetto e pasto caldo a tutti i nostri poveri, bacioni.”
 

«Salvini rispetti prima di tutto gli italiani – dichiara Daniele Ognibene, capogruppo LeU in Consiglio Regionale del Lazio – quelli che hanno liberato l’Italia dai nazifascisti e che sono morti fucilati per difendere l’Italia. Ne bastano due su tutti: Armando Amprino di Torino, che prima di morire fucilato scrive ai genitori “ci rivedremo in Paradiso Viva l’Italia, Viva gli alpini”, o l’Ufficiale Franco Balbis, combattente ad El Alamein che davanti al plotone di esecuzione grida “Viva l'Italia libera, per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice!”».