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Una domanda alla sinistra sul 25 aprile

E per una volta la sinistra sembra unita. Almeno sul caso Todi, dove il il sindaco di CasaPound non darà l'appoggio istituzionale all'Anpi per commemorare il 25 aprile. Il tam tam parte sui social. Emanuele Fiano del Pd scrive: “Non so voi – scrive Fiano postando l’articolo in cui si rilancia il caso di Todi – ma secondo me si è superato il limite. Organizziamo una bella manifestazione unitaria a Todi?”.
Il collega Walter Verini ha già annunciato la sua presenza  nella città umbra mentre Daniele Ognibene, consigliere regionale per Liberi e Uguali alla Regione Lazio, rilancia l’invito di Fiano: “Invito tutti gli esponenti della Sinistra e del Centrosinistra italiano, delle Associazioni Combattentistiche e di quelle partigiane a recarsi a Todi in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, al fine di dare un segnale forte contro questa scelta che rappresenta una rottura con la nostra storia repubblicana e antifascista” ha detto Ognibene. “Spero che le autorità competenti dalla Presidenza del Consiglio al Ministro dell’Interno facciano chiarezza su questa situazione”.
 
Anche lo storico Guido Crainz su Repubblica rilancia l'ipotesi di una manifestazione compatta del centrosinistra. Scrive: "Da sempre il 25 aprile è il segnale di un clima: "racconta" il modificarsi di un Paese, il suo vivere il proprio passato e il suo immaginare il futuro. Ed è uno sfregio il primo segnale venuto quest'anno, il rifiuto della giunta di centrodestra di Todi di dare il proprio patrocinio alle celebrazioni dell'Anpi: l'antifascismo sarebbe "di parte", per una giunta che ha il sostegno di CasaPound."
 
Fonte: memoriacondivisa.it